Non è mai stato inverno, quest’ anno io non l’ ho capito. E’ già da un po’che è finito l’inverno, mi sono divertita con le bustine d’ Orphea per mettere tutto, quasi tutto via. Si, si, lo stesso lavoro certosino di ogni anno.
Ora ho buttato via i cappotti d’ansia e di paura, la primavera mi frulla al vertice dei sentimenti. Faccio un click di tastiera e so che siamo già in estate. Ma questa alternanza delle 4 stagioni com’è?
Estate,dominio d’estate: forse spappolerà via il coronavirus mentre indosso adrenaliniche magliette dark. Nere, nere, dolcemente nere con appena qualche punta di rosso in qua e là.
E quando c’è freddino mi prende quel che di Nausea Sartriana che
mi fa ripetere come accademicamente:”sono folle,sono folle,sono folle”.
La pazzia mi aliena il cuore, devo stare zittina per quel che posso,
e nei pomeriggi lunghi di stanchezza frughettare nelle cucine per avere la mia dose di pane ben tostato, burro di arichidi e marmellata
La follia è parente stretta di tutti i miei disturbi organici.
Ah…..meno male, l’ho capito l’ altro giorno passeggiando per Tropea. Una volta capito so come dominare attriti d’ansia e paura che van di pari passo tra le cellule ormai scordate da chi SON IO.
Aprendo quel frigo…..che odor di rancido, mi piacciono uova e speck di prima mattina. Domani incasso e MI RIVENDO LA VITA!
